Cece di Teano

etichetta narrante

La varietà
Il baccello del cece di Teano contiene 1 o 2 semi leggermente rugosi, di colore crema o nocciola e di piccole dimensioni. Il sapore è intenso con buona sapidità.
Di questa varietà di cece si è trovata menzione scritta ne ‘La statistica del Circondario di Teano nella relazione di Gennaro De Quattro’ del 1816.

Il territorio
I campi di cece di Teano si trovano nel territorio collinare di Teano, Carinola, Sessa Aurunca, Francolise, Caianello, Vairano, Pietravairano, Roccamonfina, in provincia di Caserta. Il clima è mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti, e i terreni sono di origine vulcanica, quindi ricchi di oligoelementi e minerali.

La coltivazione
I semi di cece, scelti e conservati dai produttori aderenti al Presidio, si seminano tra marzo e aprile o in autunno. Il terreno, lavorato con un’aratura superficiale, si fertilizza con sostanza organica e le malerbe si eliminano manualmente o con mezzi meccanici. Non si pratica l’irrigazione e, per il controllo di parassiti e malattie, non si utilizzano prodotti chimici di sintesi. Si effettuano rotazioni almeno biennali con, ad esempio, segale, orzo e grano.

La raccolta e la lavorazione
Tra la fine di luglio e la fine di agosto si esegue la raccolta. Le piante ingiallite e semisecche si estirpano, si lasciano ad essiccare in campo e, successivamente, si trebbiano (sia a macchina che a mano, battendole con bastoni in legno). Per evitare eventuali attacchi da insetti si effettua un trattamento a freddo, che consiste nel porre i semi in congelatore per almeno 10 giorni. I ceci possono essere commercializzati secchi, in farina, tostati, al naturale e in crema.

L’etichetta narrante è un progetto Slow Food e racconta il prodotto, chi lo produce e tutta la filiera.